Niente IMU sul potabilizzatore del sistema idrico pubblico gestito dal concessionario privato

Niente IMU sul potabilizzatore del sistema idrico pubblico gestito dal concessionario privato

Accolti dalla Commissione Tributaria Provinciale di Enna due ricorsi proposti dallo Studio in materia di applicabilità dell’IMU a fabbricati facenti parte del sistema idrico in Sicilia.

Il Collegio non ha accolto la tesi che il bene dovesse essere ritenuto esente in quanto di titolarità della Regione Siciliana, ma ha riconosciuto che la sua corretta classificazione catastale comportasse l’iscrizione in categoria E/9 e non in D/8 come preteso dall’Agenzia delle Entrate e dall’Ente locale impositore.

Così decidendo la Commissione Tributaria ha ritenuto ammissibile la contestazione della variazione catastale, comunicata in precedenza all’Ente proprietario e da questo non opposta, nell’ambito del giudizio promosso dal soggetto gestore sull’avviso di accertamento IMU ad esso notificato nonché ha valorizzato – ritenendo, sulla base delle risultanze peritali offerte dalla difesa, l’immobile in questione (un impianto di potabilizzazione) del tutto privo di quella “autonomia funzionale e reddituale” che per l’ordinanza del 17 aprile 2019 n. 10674 della Cassazione escluderebbe l’attribuzione alla categoria catastale E - l’assoluta strumentalità del bene al migliore funzionamento del servizio idrico regionale.

Si tratta, quindi, di un precedente giurisprudenziale di notevole interesse, sia per la peculiarità delle questioni affrontate e delle soluzioni scelte sia per la frequenza con cui negli ultimi anni gli uffici tributi degli enti locali elaborano pretese impositive nei confronti dei gestori di servizi pubblici con riferimento ai beni immobili strumentali alla loro attività.